Una famiglia per una famiglia è un progetto di Affiancamento Familiare del Centro per le Famiglie di Ferrara, che mette in relazione i bisogni e le risorse tra famiglie, con l’obiettivo di sostenere la genitorialità e di allargare la rete di relazioni sociali.
I progetti di Affiancamento Familiare si propongono di trasformare le esperienze che nascono nell’informalità, tra vicini di casa, ad esempio, o tra genitori che hanno i figli nella stessa classe, in progetti organizzati, in cui ciascun membro della famiglia affiancante e affiancata diventa protagonista nel raggiungimento di un obiettivo di benessere condiviso.
Tutti possono aiutare una famiglia in difficoltà; nonni, coppie con o senza figli, studenti universitari e tutte quelle persone che hanno un po’di tempo a disposizione e il desiderio di conoscere nuove persone e culture.
I requisiti fondamentali per il buon esito del progetto sono l’adesione volontaria di entrambe le famiglie e la condivisione degli obiettivi in un progetto comune. Una Famiglia per una Famiglia è promosso e gestito dal Centro per le Famiglie di Ferrara del Comune di Ferrara in collaborazione con il Servizio Sociale Minori ASP, CSV Terre Estensi e le associazioni familiari del territorio.
Ciascun progetto di affiancamento vede protagoniste per tutta la durata del progetto, oltre alle due famiglie anche un tutor.
Come diventare Famiglia Affiancante
Non ci sono particolari requisiti per proporsi come famiglia affiancante. Qualsiasi persona maggiorenne, single, convivente o sposata, singolarmente o insieme agli altri componenti del proprio nucleo familiare, può decidere di aderire a questo progetto mettendo a disposizione di un’altra famiglia parte del proprio tempo.
Perché diventare famiglia affiancante?
Per aprirsi al territorio e ai rapporti di vicinato
Per essere cittadini attivi e di sostegno a famiglie in difficoltà
Per confrontarsi con altre realtà familiari
Per vivere un’esperienza di volontariato che coinvolge grandi e piccini
E’ importante sapere che:
È previsto un percorso di informazione e formazione per le famiglie affiancanti prima di iniziare il progetto;
L’impegno della famiglia affiancante è definito in base alle proprie disponibilità, sia in termini di tempo da dedicare, sia di attività da svolgere insieme alla famiglia affiancata;
Il progetto di affiancamento è definito tra le due famiglie coinvolte, il loro tutor e gli operatori del Centro per le Famiglie referenti del progetto, nella ricerca della massima condivisione possibile;
Sono previsti incontri di gruppo mensili di supporto per le famiglie affiancanti;
Gli “abbinamenti” tra le famiglie cercano il più possibile di tenere conto delle caratteristiche di entrambe le famiglie e della vicinanza territoriale;
Per le famiglie che aderiscono ai progetti di Affiancamento Familiare sono previsti alcuni momenti di festa, incontro e condivisione durante l’anno per facilitare il più possibile la conoscenza, lo scambio e la costruzione di amicizie tra famiglie.
Come diventare Famiglia Affiancata
Tutte le famiglie possono trovarsi in una situazione di momentanea difficoltà, come ad esempio:
Dover affrontare dei cambiamenti senza il supporto necessario
Trovarsi da soli nell’accudimento dei bambini
Non avere una rete di supporto familiare e amicale
Perché chiedere un affiancamento familiare?
Perché tutte le famiglie hanno le risorse per superare i momenti di difficoltà, se adeguatamente sostenute.
Come diventare Tutor
Il tutor è una persona che ha precedenti esperienze, professionali o di volontariato, in ambito sociale e si propone come figura che, all’interno di un progetto di affiancamento familiare, ha il compito di facilitare la costruzione e il consolidamento della relazione che si crea tra le famiglie coinvolte.
Il Tutor, in quanto facilitatore della relazione tra le due famiglie, è chiamato ad intervenire laddove insorgano difficoltà e incomprensioni, ad ascoltare le famiglie, ad aiutarle a perseguire gli obiettivi prefissati nel progetto.
Per svolgere il ruolo di tutor è necessario possedere almeno uno dei seguenti requisiti:
possedere una laurea o diploma universitario o diploma di scuola superiore ad indirizzo psicosocio-pedagogico;
essere operatori impegnati nel settore psico-socio-educativo-sanitario, ovvero in settori che richiedono competenze comunicative e relazionali;
possedere comprovata esperienza lavorativa con le famiglie (compreso volontariato), maturità e sensibilità personale.
Verrà effettuato un colloquio con gli operatori del Centro per le Famiglie per l’ammissione al percorso.